Trattamenti superficiali: la ramatura
La ramatura costituisce uno strato intermedio in cui il rame viene depositato per diversi motivi sul materiale base:
Due sono le tipologie di soluzioni di ramatura più utilizzate: quelle basiche al cianuro e quelle acide al solfato. Limitate applicazioni hanno ottenuto i bagni al pirofosfato e quelli al fluoborato. Il rame elettrodepositato da soluzioni allo stato bivalente (soluzioni rameiche) utilizzano solitamente bagni al solfato, al fluoborato, al solfammato mentre da soluzioni in cui è monovalente (soluzioni rameose) si utilizzano bagni al cianuro.
In caso di utilizzo di leghe per brasatura contenenti fosforo, l’ossigeno presente nell’atmosfera ossida lo strato di rame superficiale del giunto ramato, successivamente l’ossido reagisce con il fosforo contenuto nella lega fusa; così facendo il materiale d’apporto dissolve lo strato di rame mettendo a diretto contatto il fosforo con l’acciaio. Il fosforo a contatto con il ferro dell’acciaio forma uno strato fragile di fosfuro di ferro Fe3P. Il giunto risulterà estremamente fragile con tendenza a rompersi a seguito di vibrazioni o carichi in esercizio. La miglior soluzione in questo caso consiste nell’utilizzare una lega d’argento unitamente a del disossidante per brasatura forte in modo che anche se fosse dissolto lo strato di rame la bagnatura avvenga tra la lega d’argento e la superficie in acciaio.
Esempio di leghe Italbras non contenenti fosforo:
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